martedì 16 maggio 2017

.... La pazienza del ragno....




TRAMA

Può un omo, arrivato oramà alla fine della sò carriera, arribbillarsi a uno stato di cose che ha contribuito a mantiniri?". Il commissario Montalbano sente il peso degli anni. E della solitudine. [...] "La pazienza del ragno" è un giallo anomalo. Senza "delitto " e spargimenti di sangue. A meno che delitto cruento non venga considerato lo splendore di vite costrette a consumarsi e a sprecarsi nell'odio. Nell'attesa di una catarsi che [...] metta in calma le coscienze e le riposizioni nel gioco delle parti: dopo che l'agitazione "teatrale" della "ragnatela", pazientemente tessuta dall'odio, ha esaurito la funzione strategica di "menzogna" che sulla scena ha portato, irretendolo, il vero colpevole".

RECENSIONE

Montalbano è convalescente, dopo il ferimento a cui abbiamo assistito ne "Il giro di boa", ed è amorevolmente assistito da Livia, dunque per questo motivo, le indagini per risolvere il sequestro "anomalo" di una giovane donna, vengono assegnate ad altro commissario... Montalbano farà da supporto. Troviamo, in questo romanzo, un Montalbano che mostra tutta la sua età: nella fragilità di un uomo che si sente - ed è! - fondamentalmente solo, si innesta una profonda commozione e tenerezza.. Il giallo è comunque brillantemente risolto, in forma privata poi comunque condivisa, da Montalbano che, nelle sue osservazioni/sensazioni, riesce a mettere al posto giusto le tessere del puzzle..
Un romanzo bellissimo, senza le "ammazzatine" che caratterizzano i gialli di Camilleri, ma con una carica di emozioni fortissima.. L'odio, la malattia, l'amore, la commozione che vi si leggono fanno di questo romanzo uno dei più belli che io abbia letto; la "scena" (sì proprio così, perché sembra la scena di un film in dissolvenza/assolvenza!) che Montalbano "vede" osservando un ragno che costruisce la sua tela, pensando che questa sia perfetta geometricamente, ma che in realtà ha un piccolo difetto, dunque qualcosa di sbagliato in un sequestro che sembra perfetto, dev'esserci.... è veramente una trovata magistrale!!  Anche la citazione che si trova alla fine del romanzo e che richiama "Il Consiglio d'Egitto" di Sciascia è una "chicca"! Richiama il tema dell'imbroglio, creato ad arte per usufruire di un beneficio illecito. Ma, nel risolversi del caso , troviamo un Montalbano, più orientato alla pietà (nel senso di pietas latina), che alla condanna, fermo restando l'osservanza della legge.
Veramente consigliato!







5 commenti:

  1. Hai proprio ragione: è uno dei più belli.

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  2. ciao! concordo. camilleri è unico. il suo montalbano delizioso e che dire di zingaretti?? no comment:)

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  3. mi piace molto lo stile di Camilleri,infatti l'ho appena acquistato ma non ancora letto....lo porterò in spiaggia...Un abbraccio lory

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